lunedì 7 novembre 2011

iPawn – il progetto Jumbo per gli e-Boardgame


Negli ultimi anni si è cercato di portare il gioco in scatola ad un livello superiore, più vicino ai tempi in cui viviamo; tempi dettati dall’ utilizzo sempre più intensivo di apparecchi elettronici che a detta dei produttori “semplificano” la vita quotidiana.

Ecco quindi proliferarsi di giochi “apps” per Iphone e per Ipad. Proprio per quest’ultimo device nell’ultimo anno lo sviluppo di BoardGame per la tavoletta apple è aumentata del 400% circa rispetto all’anno prima.
Sono grossi numeri, ma come è possibile immaginare lo schermo dell’Ipad si presta molto bene alla traduzione elettronica di molti giochi.
Quello che però manca è la sensazione tattile dei componenti: Carcassonne per esempio ha subito una conversione ottimale. Una buona/eccellente intelligenza artificiale da sfidare e partite in multiplayer con l’Ipad fisso sul tavolo. Ma manca una cosa fondamentale appunto: la sensazione delle tessere in mano e la “manipolazione” dei puzzilli da piazzare sulle tessere.
Abbiate pazienza… ma quella sensazione a mio modesto parere è tutto. Possono quindi le Apps soppiantare i giochi in scatola  “fisici”? Assolutamente no…
Sono state tentate diverse opzioni per il Microsoft Surface (ve lo ricordate? Il mega Lcd orizzontale con touchscreen capacitivo che veniva utilizzato come tavolo interattivo) ma il costo dell’hardware era davvero proibitivo. Non conviene quindi ad oggi investire su tale tecnologia…molto meglio sviluppare gadget e apps per Ipad.
Su questo aspetto si sta facendo un passo avanti: far interagire oggetti con il vostro Ipad. Ed ecco la novità del 2012: iPawn.

Il progetto iPawn nasce dalla multinazionale olandese Jumbo (http://jumbo-ipawn.nl/) che punta ad essere il primo editore “fisico” di giochi in scatola ad diventare pionere di questa nuova frontiera dei “e-Boardgame”.


Il sistema di gioco si basa su un’app da installare sul vostro Ipad e una serie di pedine fisiche da utilizzare sulla superficie del vostro tablet.

Le pedine sono diverse: dalle ochette per il gioco dell’oca, fino alla canna da pesca da utilizzare per pescare il pesciolini da un laghetto. Più sotto potete ammirare i primi screenshoot delle app disponibili dalla fine di Novembre.


I gioco sono quelli classici: il gioco dell’oca, scale e serpenti, air hockey e la pesca. Non sono “gioconi” per testare sul grande pubblico l’appeal di tale prodotto.

Ma come funziona? Le basi delle pedine hanno sporgenze diverse che vengono riconosciute dalla superficie del touchscreen e vengono così “proiettate” virtualmente sullo schermo. Il rapporto della risposta del movimento è quasi 1 a 1, ovvero l’immagine la velocità con cui si muove una pedina sullo schermo (prendere per esempio l’ Hockey) è molto vicina alla velocità di movimento della pedina fisica tenuta dal giocatore sullo schermo.

Il riconoscimento fino a 4 pedine di verse, rende molto interattivo il gioco e a quanto promette molto divertente.

Se questa tecnologia prenderà piede e avrà un buon riscontro di pubblico, sicuramente questa tecnologia potrà essere applicata per altri giochi in scatola; basterà quindi scaricare una nuova app e giocare con le pedine già in nostro possesso. Sicuramente un bel passo per il mondo ludico che potrebbe riportare “sulla retta via” del gioco in scatola molti ragazzi schiavi dei videogiochi.


Va bene le pedine, va bene la possibilità di avere infiniti giochi sotto forma di app, va bene ricreare per esempio un mazzo di carte sul tablet da cui pescare “virtualmente” le carte degli imprevisti del monopoly (pensando che prima o poi si faccia pure quello!), però..però…nessuna app mi darà la stessa sensazione di lanciare un dado soffiandoci prima sopra sperando che quel piccolo gesto scaramantico mi faccia fare il tiro giusto, al momento giusto.



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